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Bernardo e Antonio Marinoni

8) Bernardo o Antonio Marinoni, Madonna col Bambino in trono , già Bergamo, Collezione privata

9) Bernardo o Antonio Marinoni, Adorazione dei Magi , Bergamo, Accademia Carrara

Gottardo Scotti (Milano, Museo Poldi Pezzoli), in cui sono particolarmente simili sia l'impaginazione del soggetto con analoghe figure, sia certe soluzioni scenografiche. Si tratta comunque di una sorpresa relativa per il fatto che la cultura dei Marinoni si appoggia radicalmente alle nozioni figurative diffuse in area lombarda alla fine del Quattrocento. Proprio il confronto con questa raffigurazione che, malgrado le più impegnative proporzioni mantiene stretti i legami di stile, chiarisce l'autore del pannello di predella col medesimo soggetto conservato come anonimo all'Accademia Carrara di Bergamo (13). Nella più corsiva stesura della tavola orizzontale ritroviamo quello stesso spirito di rustica bonarietà che caratterizza complessivamente la produzione pittorica della nuova generazione marinoniana. Un ulteriore contributo all'interpretazione delle scelte artistiche dell'autore della pala d'altare e alla sua datazione viene fornita da altre considerazioni. La scena si svolge presso un edificio che ripropone, con varianti, i modelli diffusi dalle stampe nordiche. In questo caso siamo di fronte alla puntuale citazione della più famosa serie di Albrecht Dürer, la Marienleben (Vita di Maria), ed in particolare con la tavola di analogo soggetto: se la costruzione presenta diverse modifiche, la parte destra in primo piano ricalca fedelmente l'ideazione düreriana, con l'uguale figura del re inginocchiato. Nel dipinto si rilevano altri richiami a temi del medesimo artista, ma la considerazione più interessante riguarda la datazione del quadro del Marinoni, che non può precedere il 1510, anno nel quale Dürer incise la suddetta serie. Il dipinto si pone in stretta relazione con le opere che riteniamo di Bernardo o Antonio finora menzionate, in particolare con l'incoronazione della Vergine col Bambino in trono , in collezione privata bergamasca, e con il polittico della parrocchiale di Zanica (Bg) (14), oltre allo Sposalizio mistico di Santa Caterina dell'Accademia Carrara di Bergamo. Un altro dipinto del medesimo autore, particolarmente prossimo a questo, è l'inedita Madonna in trono coi Bambino e Angeli già apparsa sul mercato antiquario (15), impostata nel medesimo schema compositivo già consolidato, proposto anche nel polittico della chiesa di San Sebastiano a Nembro, in quello di Zanica e nell'altro di San Pietro ad Albino presso Desenzano al Serio, dove curiosamente si continuano ad infiltrare citazioni venete, vivarinesche ed anche più antiche. Ai Santi racchiusi in questa imponente cornice sono prossimi due differenti pannelli: l'uno raffigura San Gerolamo ed è recentemente pervenuto per donazione al Museo Poldi Pezzoli di Milano (inv, d. t 786): l'altro con San Lorenzo a figura intera, che si conserva quale anonimo del nord Italia nei depositi della Staatsgalerie di Stoccarda (16), è da accostare stilisticamente alle due Sante Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena di Sant'Alessandro della Croce a Bergamo (17). In questi esempi si ritrovano le medesime fisionomie

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