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osservare l'affresco rileviamo anche come la suggestione dello spirito stravagante di Francesco Napoletano arriva a ispirare il viso paffuto di Gesù in un modo simile a quanto compie nella 'Madonna col Bambino in trono fra il Battista e San Sebastiano' (Zurigo, Kunsthaus). Ad un momento probabilmente ancora precedente e prossimo alla 'Madonna Litta' , risultato della verosimile collaborazione tra Boltraffio e Marco, si segnala questa inedita 'Madonna col Bambino in grembo , tenuto accovacciato dalla giovane madre che lo osserva con i lunghi capelli a boccoli dorati che le scendono lungo le spalle (Fig.). Compositivamente identica alla versione conosciuta del Museo del Louvre (inv. n. 878), dove l'unica differenza è nell'apertura dell'abito che fa apparire il seno per l'allattamento, la corrispondenza fra le due opere è tale da far pensare ad un unico cartone preparatorio. Il dipinto mi è noto per la riproduzione fotografica conservata nell'archivio del Kunsthistorisches Institut di Firenze e dall'immagine sembra di poterla considerare agli inizi dell'ultimo decennio del Quattrocento per un'attenzione meticolosa ai dettagli dell'abito e per il carattere spontaneo dei visi. Del medesimo tema si conosce anche la redazione più tarda, perduta, che fino a non molti anni addietro si trovava nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano (6). Di non molto successiva e forse prossima all'esecuzione dell'affresco oggiornese ritengo si possa considerare quest'altra versione della 'Vergine col Bambino' (Fig.) che trae spunto da nuove soluzioni compositive di Leonardo. Purtroppo non mi è nota la sua attuale collocazione nonostante la documentazione fotografica ancora esistente. Gesù viene avvicinato al volto della madre per ricevere un bacio sulla bocca, in un tema già noto a Marco per la versione conservata alla Pinacoteca di Brera ed eseguita anche da un altro divulgatore di motivi leonardeschi, Martino Piazza. Rispetto al dipinto di Brera, questa redazione sembrerebbe precedente per un più vivo naturalismo nelle espressioni. Il Bambino ha proporzioni più sviluppate e dalla fotografia si nota l'interesse per gli effetti luministici in relazione alla 'Madonna Litta' dell'Ermitage di San Pietroburgo, con le medesime trasparenze del velo che scende dal capo della donna, avvolgendone la mano in primo piano. Di questo stesso tema esiste anche una variante (Fig.) da far risalire agli ultimi anni di attività, tra il secondo e il terzo decennio, col panneggio a pieghe nette e zigzaganti. Va inoltre attribuita a Marco d'Oggiorno la piccola tavola raffigurante il 'Salvator Mundi' , di recente donata al Museo Poldi Pezzoli di Milano e assegnata alla scuola lombarda. (7) Dal viso paffuto, con i
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