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Bartolomeo Passerotti (Bologna 1529 – 1592)
Ritratto di nobiluomo in armatura con un paggio che sostiene l’alabarda
Olio su tela, cm 120 x 93
Inedito
Passerotti è famoso per ritrarre la nobiltà bolognese del secondo
Cinquecento con acuto realismo e sagace ironia. Sono particolarmente
illuminanti le significative parole del Malvasia nella Felsina (1678,
I, p. 190; ed. cons. 1971, pp. 156-157) che ricorda come: “Se ne vedono
de’ meravigliosi in tutte le principali case della città ...” e, sopra
tutti, il famoso ciclo di ritratti di antenati appartenuti al marchese
e senatore Lignani: “...particolarmente di quattro che furono insigni
nelle giostre e ne’ tornei; che però armati tutti di ferro e in
attitudini brave e bizzarre, massime con quell’armi che tralucono e
che abbagliano, paiono più veri che dipinti; altri de’ quali in profilo
con la vita, prendendo impaziente la lancia da spiritoso paggiotto
portagli; altri in faccia, mostrando di frettoloso partirsi, par che
lasci qualch’ordine e la discorra con qualcuno; altri in atto di
minaccioso fulminar con gli occhi; a ciascuno insomma di essi adattando
quell’azione e quel gesto che fu più particolare e frequente alla
natura e al genio di quel soggetto; e in tal guisa non figurandoli fermi
ed insensati, ma in azione e in moto, e perciò coll’operazione
animandoli ed istoriandoli ...”. Lo straordinario ritratto finora
inedito che si presenta in questa occasione non solo è rappresentativo
delle qualità del pittore ma è una tela che appartiene alla stessa
serie a cui fa riferimento lo storico bolognese, e precisamente quella
menzionata col paggio che gli porge la lancia. Le dimensioni della tela
corrispondono a quelle dei due ritratti del Musée d’Art et d’Histoire
di Chambéry, già avvicinati alla serie dei componenti della famiglia
Legnani dalla critica più qualificarta (A.Ghirardi, Bartolomeo
Passerotti pittore (1529 – 1592). Catalogo generale, Rimini 1990,
pp. 203-204).
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