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Simone Peterzano: 'Allegoria della musica in veste di cortigiana'

1) Simone Peterzano, Allegoria della Musica, collezione privata

Simone Peterzano
(Bergamo, 1540 circa – notizie fino al 1596)

"Allegoria della musica in veste di cortigiana"
Olio su tela, cm 105 x 95

Se l’interessante dipinto va certamente ricondotto ad un artista che subì una forte suggestione della pittura veneta, questi non può essere lo scontato Parrasio Micheli, pittore troppo legato all’ambiente veronesiano e palmesco per essere l’autore di questo quadro. Egli va invece riconosciuto in un artista di notevole respiro che ebbe sì a formarsi nell’ambiente lagunare, ma che veneziano non era, bensì originario della terra ferma. Simone Peterzano, primo maestro del Caravaggio a Milano, bergamasco di nascita, si formò nell’orbita di Tiziano, prima di tornare in Lombardia, sua terra d’origine. La lezione veneziana, fatta d’un impasto cromatico luminoso e vivo, di cromatismi accesi e insieme delicati, di eleganti riflessi e sfavillii, è sostenuta da una costruzione dello spazio e della figura umana di stampo diverso, lombardo per così dire. La figura femminile allegorica di questo dipinto appare compiuta nella sua delicata morbidezza e insieme solida e monumentale. Una serie di palmari confronti con le opere certe del Peterzano si instaurano, in particolare, con la tela recentemente acquisita dalla Pinacoteca di Brera, con la Pentecoste nella chiesa ormai sconsacrata di San Paolo Converso, in corso Italia a Milano, e con la poco nota Assunzione della Vergine nella parrocchiale di Vertemate, in provincia di Como. Un’altra opera con la quale sono evidenti i rapporti di stile è la monumentale Madonna col Bambino incoronata da due angeli, conservata nella sala capitolare della chiesa di San Francesco di Paola, in via Manzoni a Milano. Raffigura una sobria e, che risalta in piedi all’interno di una navata su un fondale architettonico dalle tonalità neutre del grigio.

Il 6 aprile 1584 la vita di Simone Peterzano subisce una svolta imprevista. Per lui che era un buon artista formatosi nel solco della tradizione veneta di Tiziano e attivo a Milano per una committenza per lo più religiosa si aprono le porte della celebrità. In quella data il pittore si impegna ad assumere presso di sé per quattro anni un giovane di nome Michelangelo Merisi da Caravaggio per farne un artista autonomo. E tutti sappiamo chi divenne. Il Peterzano usciva dalla più vasta e impegnativa impresa della sua carriera, quella che lo aveva occupato nella decorazione ad affresco del presbiterio, dell’abside e del catino della chiesa milanese della certosa di Garegnano, già celebrata dal Petrarca quando nel 1357 si stabilì nei dintorni. Peterzano aveva stipulato il contratto il 31 ottobre del 1578 e ultimato l’opera nel 1582, quando il 3 settembre una commissione di esperti,

NOTE

AVANTI

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