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26) Pittore vicino al Grammorseo, San Giacomo apostolo, Collezione privata
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27) Pittore vicino al Grammorseo, San Simeone (?), Collezione privata
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4 / Cremona) (40). Sulla base di ricerche d'archivio svolte a Cremona, Pessi¬na Cremonese e Milano (41) è stato possibile ricostruire quanto meno la situazione familiare dei proprietari del quadro e l'epoca in cui essi abitarono all'indirizzo indicato. Il nucleo della famiglia era costituito da Cesare Bonetti¬Pergentino e da Rachele Casanova sua moglie, abitanti in Corso di Porta Nuova 36 a Milano; costoro ebbero un figlio, Aldo, che nacque nel capoluogo lombardo il 20 maggio 1889 (42). Nel primo decennio del secolo la famiglia si trasferì dall'abitazione milanese (depennati all'anagrafe di Milano il lo aprile 1908) al paese d'origine di Pessina Cremonese, ove il Bonetti nella frazione La Rocca possedeva delle tenute. In seguito quest'ultimo venne a mancare (morì a Pessina il 17 dicembre 1913) e Rachele Bonetti Casanova si stabilì col figlio all'indirizzo di via del Lugo 4, immediatamente fuori la cinta muraria di Cremona, nella località che prende il nome della cascina del Lugo. L'iscrizione al Comune avvenne ufficialmente il 26 settembre 1922 mentre il 23 marzo 1926 costoro riportano la residenza a Pessina Cremonese. Si spiega in questo modo il doppio cognome del proprietario del quadro e si individua un lasso di tempo abbastanza limitato, dal 1922 al 1926, nel quale il dipinto ancora integro venne esaminato (43), Entro tale periodo o immediatamente dopo il 1926 la pala del Bembo venne tagliata a pezzi e immessa sul mercato antiquario, così che il conte Guido Cagnola fece in tempo ad acquistarne il frammento raffigurante la sola testa di San Francesco. Non è infatti escluso che la morte del marito ed incombenti necessità economiche abbiano costretto i Bonetti - madre e figlio - a vendere il dipinto.
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