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Note su Marco d'Oggiono, discepolo di Leonardo

7) Marco d'Oggiono, Madonna del Rosario, collezione privata

8) Marco d'Oggiono, Madonna col Bambino e San Giovannino, collezione privata
i "Tre arcangeli che sconfiggono il demonio" (Pinacoteca di Brera), eseguita entro il 1516. Proprio il forte legame stilistico che avvicina questi dipinti consente di avanzare una indicativa datazione per quest'opera, verso la metà del secondo decennio. Periodo al quale risale un altro dipinto di Marco che presenta notevoli concordan­ze con il nostro. Esso propone un tema particolarmente caro ai seguaci di Leonardo, fortuna che si diffonde presso i pittori fiamminghi della prima metà del Cinquecento: si tratta del quadro che raffigura l' "Abbraccio fra Gesù e San Giovannino" (già Londra, collezione Mond; passato alla vendita Finarte n. 4, Milano, 13 marzo 1963, lotto n. 117) avente quale suggestivo fondale una città turrita in vetta alla rocca cinta dalle acque (si veda la riproduzione). Di questo soggetto conosciamo anche una versione più antica (Hampton Court, Royal collection) proprio perché in essa si compie una maggiore fusione degli elementi leonardeschi, da datare verosimilmente agli inizi del primo decennio. Tornando al tema della "Vergine col Bambino", difficile risulta poter affermare quale delle due versioni sia la più antica: entrambe presentano analoghe caratteristiche di stile, motivo per il quale dovrebbero risalire al medesimo periodo. Va invece assolutamente respinta l'ipotesi che si tratti di una replica di bottega, proprio per l'alta qualità pittorica che testimonia la sicura autografia di Marco d'Oggiono, sempre attento a ottenere esiti di raffinata e monumentale bellezza. Due timbri in ceralacca applicati sul retro ne attestano l'antica esportazione da Milano, dove verosimilmente apparteneva ad un privato, mentre, come indica un'etichetta, nel 1878 il quadro è stato restaurato a Edimburgo presso il corniciaio Aithen (26, South Castle street), quando con probabilità apparteneva a un collezionista scozzese. D'altro canto, la sua più che verosimile identificazione con una delle numerose "Madonne col Bambino" segnalate come di Marco d'Oggiono in varie raccolte private sia dagli elenchi di Bernard Berenson (North Italian Painters of the Renaissance, 1907 e 1968), sia da William Suida (Leonardo und sein Kreis, 1929), risulta particolarmente difficile data la genericità del soggetto e l'assenza delle riproduzioni per la maggioranza di queste opere. Il dipinto è in seguito apparso nella vendita (n. 167) presso la casa d'aste Weinmueller di Monaco di Baviera (25 marzo 1976, lotto n. 1415), prima di appartenere ad una collezione privata di Brescia e di pervenire alla Factorit di Milano. Sull'abbrivio di queste considerazioni approfitto per sottoporre il personale parere riguardo alcuni aspetti del pittore, con l'intento di precisare talune inesattezze e avanzare altre proposte attorno all'argomento. Se il suddetto volume monografico di Sedini possiede il merito di

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