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Nuovi spunti per l'attività giovanile del Sodoma

10) Sodoma, Madonna col Bambino tra gli Arcangeli Raffaele con Tobiolo e Michele col demonio, affresco, Asciano, Collegiata

11) Sodoma, Madonna col Bambino tra gli Arcangeli Raffaele con Tobiolo e Michele col demonio (particolare), affresco, Asciano, Collegiata

12) Sodoma, Madonna col Bambino tra gli Arcangeli Raffaele con Tobiolo e Michele col demonio (particolare), affresco, Asciano, Collegiata
dei promotori del viaggio del Sodoma in centro Italia. Sarebbe interessante sapere quanto dovette incidere la sua direzione della congregazione olivetana sulla presenza del Bazzi a Monteoliveto. Se i due si erano già conosciuti, forse a Milano, e quanto influì il poter affidare la continuazione dell'impresa decorativa ad un pittore proveniente dal medesimo ducato. Per ora sappiamo che il monaco di origine lecchese fu il committente del ciclo nel chiostro di Monteoliveto che continuava, completandolo, il primo lotto di episodi eseguito da Luca Signorelli. Ma torniamo all'affresco. Il trasporto non sembra aver causato problemi eccessivi al dipinto, che si presenta per lo più danneggiato da una pulitura esagerata e dalle colate di umidità, ancora evidenti nelle numerose tracce rimaste sulla superficie pittorica. Ridotto certamente nei contorni, al punto che la figura di Tobiolo è solo parzialmente identificabile alla destra dell'Arcangelo, l'affresco ci appare con varie zone di restauro e molto ossidato. Il colore si presenta perciò tenue e in alcune parti, come il manto della Vergine e di Raffaele o la corazza di Michele, è venuto meno il risalto plastico che, con successive velature, l'artista aveva ottenuto. Malgrado questi inconvenienti il testo pittorico è riconducibile ad una migliore lettura con un intervento di restauro conservativo, che riporti all'evidenza anche quei brani che vengono colti solo dall'occhio più esperto. E' particolarmente evidente il progetto grafico: tutti i contorni sono stati tracciati nell'intonaco fresco dallo stilo che ha organizzato sia l'impianto architettonico e prospettico con le più rigide regole di simmetria, sia la struttura e i gesti delle figure che lo animano, secondo un'abitudine da lui usata anche sulle pareti di Monteoliveto. Uno spazio, dunque, aperto all'orizzonte ma connesso alla struttura della chiesa grazie all'arco che racchiude la scena. La Vergine siede sul liscio trono sollevato dal pavimento e collegato ai finti pilastri dal parapetto che chiude la Sacra Conversazione alla più intima partecipazione corale dei fedeli. L'equilibrio fin qui sottolineato accomuna la ieratica staticità della grande immagine della donna (fig. 15), considerevolmente differente dal dinamismo manifestato da entrambi i Santi. Come nel caso di altri affreschi di questi anni, la tecnica del Sodoma prescrive che alcuni profili delle figure vengano delineati con il pennello intriso di colore scuro, che si stempera in rapida pennellata, sciolta e dal colore ben diluito, come si evidenzia nella figura di Michele (fig. 12) e nel demonio, dove si rende più esplicito il riferimento che avanzo in favore del Sodoma. Le figure principali dello Sposalizio della Vergine di Subiaco (fig. 8)sono i modelli di queste, principalmente

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NOTE

AVANTI

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