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severità del Panetti, al quale il quadro è stato avvicinato, in sintonia col Maestro della Maddalena Assunta (11), motivando piuttosto un precedente riferimento a seguace del Costa. In realtà la tavola si colloca nell'orbita di quest'ultimo, aprendo una parentesi nel percorso del pittore di Pisa, sempre più in rapporto con l'emergente Benvenuto Tisi. Le principali affinità tipologiche si riconoscono nei personaggi della pala nella Pinacoteca di Brera e in quella successiva ora al Musée Condé di Chantilly. L'altra novità giovanile riguarda la 'Madonna che allatta il Bambino' /tavola 2b/ che si conserva alla Walker Art Gallery di Liverpool come opera di scuola ferrarese dopo il più recente riferimento proprio al Garofalo (12). La tavola trova ampio riscontro nel 'corpus' restituito a Niccolò, alla luce della sua ricostruita personalità; il dipinto del museo britannico non presenta particolari novità, proponendo - al di là degli evidenti piccoli danni - la medesima sintesi stilistica tra i referenti Boccaccino e Costa, in una direzione sempre più attenta agli esiti del giovane Garofalo.
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